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Descrizione
VOCE DI CAPITOLATO
- Verificare la natura degli strati preesistenti sia di impermeabilizzazione sia di isolamento.
- È essenziale evitare la condensazione nella nuova stratigrafia, quindi, è necessaria una verifica termoigrometrica.
- A seconda del tipo di copertura, valutare la presenza di acqua intrappolata nella copertura e farla defluire, anche all’intradosso. L’acqua intrappolata compromette la buona riuscita dell’intervento. Il vecchio manto può anche non presentare perdite di acqua ma avere infiltrazioni tra i suoi strati.
- In caso di gravi fenomeni di reptazione, numerose bolle e sormonti fessurati. isolante al di sotto delle membrane esistenti deformato o sfarinato tanto da impedire di lavorare su un sottostrato piano e stabile (soprattutto nel caso di isolanti sintetici come XPS, EPS, poliuretano), inumidito o imbevuto d’acqua (isolanti minerali), non sarà possibile mantenere il vecchio manto di copertura.
- È altresì fondamentale accertare che il primo strato dell’impermeabilizzazione sia completamente asciutto al momento dell’intervento.
- Valutare la presenza di fenomeni di reptazione sul manto esistente. Nel caso di manto corrugato, è probabile che ci sia dell’acqua penetrata tra gli strati. Essa genererà bolle con il riscaldamento della copertura al sole.
- Appiattire le parti corrugate del vecchio manto impermeabilizzante tagliando le pieghe e le bolle e lasciando asciugare la superficie.
- Le bolle presenti sul vecchio manto dovranno essere incise a croce e riparate con strisce di membrana bituminosa e fissaggio meccanico con chiodi a testa larga.
- Asportare le parti di vecchio manto nelle parti verticali. Le parti verticali e i raccordi dovranno essere rifatti.
- In zone ventose, applicare fissaggi meccanici costituiti da placchette in acciaio, dimensioni indicative 82x40mm, con idonea vite in acciaio inox, dimensioni indicative
- 70×70 mm, con vite filettata sottotesta allo scopo di evitare l’eventuale effetto punzonante della testa della vite sulla superficie della nuova membrana.
- La buona riuscita del rifacimento di un manto bituminoso con l’uso di BITUVER RENOVER è fortemente legata alla gestione ottimale e dettagliata dei punti precedenti.
- Eliminare i granuli di ardesia non perfettamente fissati alla membrana preesistente. In condizioni normali, BITUVER RENOVER non necessita l’uso di altri fissativi d’ardesia.
- In presenza di fenomeni di perdite o reptazione e bolle importanti, in zone a bassa o media ventosità, si suggerisce l’applicazione in semiaderenza del nuovo manto mediante la posa a secco di uno strato di diffusione del vapore costituito da un velo di vetro bitumato forato BITUVER BITUMAT V12 del peso di 1,2 Kg/m², avente le seguenti caratteristiche:
- fori regolari di 40 mm di diametro, numero di fori non inferiore a 100/m²
- temperatura di rammollimento = 110° C
- stabilità dimensionale longitudinale assicurata dalla norma UNI EN 1107-1
- La posa in semiaderenza è consigliata anche per ridurre le sollecitazioni dovute ai movimenti dei pannelli isolanti sottostanti, soprattutto se sintetici.
- In funzione del calcolo termoigrometrico, valutare la necessità di inserimento della barriera al vapore costituita da una membrana bituminosa armata con velo di vetro e lamina di alluminio BITUVER ALUVAPOR TENDER, saldandola a fiamma sullo strato funzionale della copertura avendo cura di ancorare la membrana in aderenza totale in prossimità dei fori dello strato di diffusione.
- Predisporre degli aeratori, nella misura di uno ogni 15-40 m2 in funzione delle condizioni termo-igrometriche dell’ambiente sottostante la copertura.
- Applicare il nuovo strato di impermeabilizzazione, costituito da una membrana bitume- polimero BITUVER RENOVER, appositamente progettata per i rifacimenti di coperture preesistenti in membrana bitume polimero a vista, avente le seguenti caratteristiche:
- spessore di 4 mm prima dell’ardesia;
- lato inferiore realizzato con una specifica mescola elastomerica SBS che garantisce altissima adesione, elevata flessibilità a freddo e una mescola molto ricca, in grado di fare da fissativo dell’ardesia e uniformare la superficie di posa;
- Il lato superiore in mescola APAO, ad alta resistenza ai raggi UV. E autoprotetto con ardesia naturale;
- armatura costituita da tessuto non tessuto di poliestere a filo continuo ad alta grammatura;
- flessibilità a freddo = -15° C
- resistenza a lacerazione L/T = 150/150 N
- resistenza al punzonamento dinamico = 900 mm
- resistenza a trazione a rottura L/T = 750/550 N/5 cm
- La membrana sarà posata in completa aderenza mediante sfiammatura con cannello a gas propano, sovrapponendo i teli per 10 cm e saldando le sovrapposizioni a caldo. I teli dovranno essere risvoltati ed incollati per sfiammatura sui rilievi verticali, almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le acque.
- La membrana sarà risvoltata ed incollata per sfiammatura sui rilievi verticali, almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le acque, come previsto da manuale Tecnico Bituver, sezione “Consigli di posa”.