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  4. Impermeabilizzazione
  5. Preparazione del piano di posa

Preparazione del piano di posa

Struttura portante in cls armato, latero cemento o c.a. precompresso

  • Eliminare dal piano di posa sabbia, ghiaia, e ogni asperità che possa compromettere l’aderenza o provocare il punzonamento del manto impermeabile (Immagine A, B);
  • Regolarizzare la superficie di posa colmando eventuali buchi o avvallamenti con idonei prodotti della gamma weberfloor Planitec o weberfloor Zero30 in funzione dello spessore da riempire;
  • Assicurare al piano di posa una pendenza tale da permettere un regolare deflusso delle acque: sulle coperture piane realizzare a tal scopo un idoneo massetto di pendenza con il prodotto weberplan MR81 verificando che il supporto sia asciutto, privo di crepe, compatto, senza parti friabili o residui di vernice, cere, oli, grasso o tracce in gesso. Nel caso si utilizzi weberplan MR81 agganciare lo spessore al supporto mediante boiacca di ancoraggio; 
  • Stendere una mano di primer bituminoso Bituver Ecopriver, in quantità di circa 300 g/m² (Immagine C);
  • Iniziare le operazioni di posa solo dopo un’opportuna stagionatura degli strati cementizi sottostanti (da 1 a 4 settimane, in funzione del periodo) e, in ogni caso, solo dopo la completa asciugatura del piano di posa.  La mancata asciugatura del piano di posa cementizio causerà la permanenza di vapore acqueo sotto la membrana;
  • Si sconsiglia di utilizzare massetti di pendenza in malte alleggerite, in quanto per l’igroscopicità di questi materiali e l’acqua inglobata nel massetto, potrebbero causare con il tempo fenomeni di distacco dell’elemento di tenuta. In caso di massetti alleggeriti con impiego di cementi cellulari è necessario realizzare uno strato ulteriore di massetto non alleggerito utilizzando il prodotto weberplan MR81; 
 
Come impermeabilizzare diversi piani di posa
Impermeabilizzare piani di posa - Immagine A

Impermeabilizzare piani di posa - Immagine A

Immagine b

Impermeabilizzare piani di posa - Immagine B

Impermeabilizzare piani di posa - Immagine C

Impermeabilizzare piani di posa - Immagine C

Struttura portante in legno

Qualora la superficie si presti a essere impermeabilizzata con membrane bituminose si consiglia di utilizzare soluzioni di posa senza fiamma, adoperando le membrane autoadesive Bituver Monoself-20 (disponibili sia nella versione ardesiata, sia nella versione liscia), oppure applicare preventivamente idonei strati di separazione posati a secco, come Bituver Vapolight o Bituver Bitulan.
 

Presenza di elemento termoisolante

  • Su isolante minerale bitumato Isover Superbac Roofine o pannelli bitumati in poliuretano Isover Pir B è possibile sfiammare direttamente la membrana bituminosa;
  • Su isolanti sensibili al fuoco come XPS o EPS è necessario comportarsi come illustrato nel caso delle strutture portanti in legno (vedi paragrafo A.2.2), anche al fine di non causare deformazioni dell’isolante compromettendo sia la buona riuscita dell’intervento di impermeabilizzazione, sia la coibentazione.

Gestione del vapore

Su coperture isolate, prima di posare l’elemento termoisolante è necessario prevedere la posa di una barriera al vapore, eventualmente abbinata a uno strato di diffusione del vapore, in modo tale da eliminare il rischio di imbibimento del materiale isolante e del suo conseguente deterioramento. La posa dell’elemento di controllo termoigrometrico prevede:
  • applicare a secco sulla superficie di posa uno strato di diffusione del vapore (se previsto dallo studio termoigrometrico), costituito da un prodotto forato bitumato, Bituver Bitumat V 12 forato;
  • posare la barriera al vapore, costituita da una membrana armata con velo di vetro e lamina di alluminio, Bituver Aluvapor Tender, incollandola mediante sfiammatura con un cannello a gas propano;
  • applicare l’elemento termoisolante (come indicato nel successivo paragrafo);
  • valutate le condizioni termoigrometriche dell’ambiente sotto la copertura e prevedere l’installazione di un adeguato numero di aeratori (caminetti di ventilazione). La metodologia di posa e la scelta del numero di aeratori sono indicate nel paragrafo A.10.
 

Posa dell’isolante

Allo scopo di evitare ponti termici, accostare accuratamente tra loro i pannelli, a giunti sfalsati, adottando tutti gli accorgimenti che ne evitino il distaccamento in fase di posa. 
Se il coefficiente di dilatazione lineare è elevato, impiegare pannelli di superficie inferiore a 0,75 m² e con il lato maggiore non superiore a 1,25 m. 
Nel caso di pannelli rivestiti superiormente con uno strato bituminoso sfiammabile, quali a esempio Isover Superbac Roofine G3 o Isover Pir B, effettuare la posa mantenendo la parte rivestita verso l’alto.
La posa dei pannelli isolanti può avvenire:
  • a secco: questo metodo è applicabile su coperture con pendenza inferiore al 5% dotate di una protezione pesante;
  • mediante incollaggio con mastice bituminoso, come Bituver Bitumastic. Questo metodo, comunque consigliabile sulle coperture piane, diviene obbligatorio sulle coperture inclinate (con pendenza superiore al 5%);
  • con fissaggio meccanico.
Se non è prevista una protezione pesante, in caso di forte vento o su coperture con forte pendenza, si raccomanda oltre al mastice bituminoso, il fissaggio meccanico dei pannelli. Il numero minimo dei fissaggi meccanici sarà definito in fase di progettazione e varierà secondo le condizioni climatiche e la pendenza della copertura. A titolo indicativo, si raccomanda di applicare non meno di 5 fissaggi per pannello (uno al centro e gli altri negli angoli, a una distanza di circa 5 cm dai bordi).
Il fissaggio meccanico è comunque fortemente consigliato nelle seguenti situazioni:
  • su strutture instabili sottoposte a movimenti ciclici (strutture metalliche, tensostrutture);
  • in corrispondenza delle zone perimetrali della copertura, quelle maggiormente soggette alla depressione del vento e quindi al rischio di sollevamento del manto.
Nel caso di coperture piane isolate, con pavimentazione pesante, soggette a forte calpestio o traffico veicolare, prevedere al di sopra dell’elemento di tenuta un massetto ripartitore dei carichi weberplan MR81 o weberplan MR81 Forte (da scegliere in funzione della destinazione d’suo della copertura) rinforzato con rete metallica elettrosaldata e comunque di spessore non inferiore a 5 cm. Interporre fra il massetto e l’elemento di tenuta degli opportuni strati di separazione.
 

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