Se le condizioni sono ancora buone, è possibile utilizzare il vecchio manto presente sulla copertura come sottofondo per quello nuovo, a patto di adottare le giuste misure e gli idonei trattamenti, in modo da non vanificare in tutto o in parte il lavoro di ristrutturazione. Per questo tipo di intervento la soluzione consigliata all’interno della gamma Bituver è rappresentata dalla membrana monostrato Bituver Renover: il lato inferiore è realizzato con una specifica mescola elastomerica BPE che garantisce altissima adesione, elevata flessibilità a freddo e una mescola molto ricca, in grado di non richiedere l’impiego di altri promotori di adesione per fissare l’ardesia del vecchio manto e uniformare la superficie di posa. Il lato superiore in mescola APAO, invece, è messo a punto per consentire un’alta efficienza applicativa, forte riduzione degli inestetismi delle impronte in posa e un’ottima resistenza ai raggi U.V.
Bituver Renover è disponibile sia con finitura ardesiata, sia con finitura tex.
Sebbene resti sempre opportuno effettuare una valutazione “ad hoc” per ogni copertura e rispettare scrupolosamente le note tecniche e le linee guida di riferimento specifiche in materia, vengono di seguito elencati alcuni consigli utili di posa:
Condizioni per la rimozione del vecchio manto
È necessario rimuovere il vecchio manto se:- la membrana presenta gravi fenomeni di reptazione, numerose bolle e sormonti fessurati;
- l’eventuale isolante al di sotto delle membrane esistenti:
- non è più in grado di svolgere il suo ruolo;
- è deformato o sfarinato e impedisce di lavorare su un sottostrato piano e stabile (soprattutto nel caso di isolanti sintetici come XPS, EPS, PIR);
- è inumidito o imbevuto d’acqua.
Condizioni per il mantenimento del vecchio manto
È possibile mantenere il vecchio manto se:
- La membrana presenta un’aderenza mediamente buona e danni di modesta diffusione;
- L’eventuale strato isolante sottostante è in uno stato soddisfacente.
In caso di mantenimento del vecchio manto occorre prevedere:
- In tutti i casi, il rifacimento dei sormonti verticali;
- La cura delle bolle, attraverso un taglio “a croce”, l’attesa dell’asciugatura completa dell’eventuale acqua e l’appianamento delle stesse;
- La cura delle reptazioni, con la rimozione della membrana arricciata e l’appianamento della superficie con la sfiammatura di una membrana di basso spessore e buona adesione;
- La gestione dell’umidità all’interno della stratigrafia esistente;
- In zone ventose, applicare fissaggi meccanici costituiti da placchette in acciaio, dimensioni indicative 82x40mm, con idonea vite in acciaio inox (dimensioni indicative 70×70 mm, con vite filettata sottotesta allo scopo di evitare l’eventuale effetto punzonante della testa della vite sulla superficie della nuova membrana);
- In zone a bassa o media ventosità, per ridurre lo stress dei movimenti dell’isolante e di reptazione, oltre che per ridurre il rischio di umidità interstiziale e nuove bolle, prevedere l’uso di Bituver Bitumat V12 forato, optando per un’adesione in semindipendenza.
Gestione dell’umidità all’interno della stratigrafia esistente:
- Verificare che il solaio non contenga più acqua;
- Fare defluire l’acqua, se necessario, anche con appositi fori all’intradosso. Altrimenti sarà causa di infiltrazioni e condensa anche dopo l’intervento di rifacimento, compromettendone il risultato finale;
- È fondamentale accertare che il primo strato dell’impermeabilizzazione sia completamente asciutto. Non operare in caso di pioggia, nebbia o umidità.
In caso di membrane nere pitturate:
- Rimuovere con scopa non troppo dura la pittura facilmente distaccabile dal supporto;
- Testare una piccola parte di superficie con la sfiammatura a cannello e verificare la reazione;
In caso di membrane ardesiate:
- Rimuovere con scopa non troppo dura l’ardesia in eccesso;
- Le membrane selezionate per il lavoro devono essere progettate con mescole altamente elastiche e con alto potere adesivo nella faccia inferiore, in modo da garantire un’ottima adesione e stabilizzare il supporto. Nello stesso tempo, devono garantire la facilità di posa senza eccesso di morbidezza in superficie, in modo da evitare gli inconvenienti dati da impronte e inestetismi sul lavoro finito. Si consiglia quindi di utilizzare le membrane bitume-polimero Bituver Renover.
In caso di copertura finita con piastrelle:
- L’intervento ottimale prevede l’ispezione attenta delle piastrelle (o quadrotti) in modo da verificarne il livello di adesione, lo stato generale e la percentuale di pezzi rotti. Operata questa valutazione, si può decidere o meno di mantenere la pavimentazione esistente. È sempre necessario rimuovere il vecchio battiscopa. L’impermeabilizzazione deve essere sempre realizzata anche sul muro verticale;
- Sia nel caso di mantenimento, sia nel caso di rimozione della pavimentazione, i passi successivi possono essere assimilati a quelli su guaina liscia pulita.