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Saint-Gobain Roof System Pro

 
Bureau Veritas



Soluzione universale per tetti piani.
La soluzione è certificata da Bureau Veritas.

Prodotti impiegati

pro
  1. Bituver EcoPriver - Emulsione bituminosa
  2. Bituver Aluvapor Tender
  3. Bituver Bitumastic
  4. Isover SUPERBAC Roofine® G3
  5. Bituver PRO-15

Descrizione

Disegno schematico della soluzione

Copertura piana con isolante minerale e membrana in doppio strato

Copertura piana in laterocemento occasionalmente praticabile isolata con membrana impermeabilizzante in doppio strato costituita dagli elementi sottoelencati (dall’interno all’esterno):
  1. PRIMER
    Bituver Ecopriver:
    primer bituminoso a base acqua, favorisce l’adesione delle membrane bituminose a supporto, eliminando asperità e porosità eccessive.
     
  2. BARRIERA AL VAPORE
    Bituver Aluvapor Tender PA 2 kg / 3 mm
    : membrana elastoplastomerica caratterizzata da una speciale armatura in lamina di alluminio accoppiata a tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro.
    Aggiunta opzionale sotto alla barriera al vapore Bituver Aluvapor Tender in base allo studio termoigrometrico della soluzione e in presenza di caminetti di ventilazione:
    MEMBRANA BITUMINOSA FORATA
    Bituver Bitumat V10: membrana per la diffusione della pressione del vapore.
     
  3. COLLANTE BITUMINOSO
    Bituver Bitumastic: collante composto da mastice in emulsione acquosa chimicamente inerte, non tossico e privo di solventi.

    Sull’analisi della situazione particolare e sulla base delle indicazioni contenute all’interno della norma UNI 11442:2015, valutare l’eventuale necessità di idonei fissaggi meccanici.
     
  4. STRATO ISOLANTE
    Isover Superbac Roofine G3: pannello isolante in lana di vetro di spessore variabile, avente resistenza alla compressione di 50 kPa e rivestito con un velo di vetro bitumato (nel caso di applicazione in doppio strato, quello inferiore sarà costituito da un pannello Isover Superbac N Roofine G3).
     
  5. PRIMO ELEMENTO DI TENUTA
    Bituver PRO-15 4 mm P
    : membrana elastoplastomerica con speciale mescola BPP realizzata con tecnologia produttiva BituverTech®, incollata a fiamma. Flessibilità a freddo -15 °C. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo rinforzato con fili di rinforzo in fibra di vetro.
     
  6. SECONDO ELEMENTO DI TENUTA
    Bituver PRO-15 Mineral 4,5 kg P: membrana elastoplastomerica con speciale mescola BPP realizzata con tecnologia produttiva BituverTech®, incollata a fiamma. Flessibilità a freddo -15 °C. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo rinforzato con fili di rinforzo in fibra di vetro. La membrana Bituver PRO-15 Mineral 4,5 kg P presenta uno strato di finitura ardesiata.

    Qualora l’elemento portante non presenti sufficiente pendenza per un corretto smaltimento delle acque (minimo 1%), si consiglia l’utilizzo dei massetti ad essiccazione medio-rapida weberplan MR81 o weberplan MR81 Forte. Per l’impermeabilizzazione e la sigillatura dei dettagli e dei punti più critici della copertura si consiglia l’uso di prodotti specifici quali:
    Mariseal Detail: membrana liquida poliuretanica monocomponente, applicata a freddo, elastica, tixotropica e rinforzata con fibra;
    Bituver Bitumastic-S Universal: Collante e sigillante a base solvente, formulato con bitume, resine elastomeriche selezionate e speciali additivi. Fornito in cartucce, impermeabilizza istantaneamente.
​

Voci di capitolato

Fornitura e posa in opera di pacchetto impermeabilizzate su copertura piana in laterocemento occasionalmente praticabile isolata con membrana impermeabilizzante in doppio strato costituita dagli elementi sottoelencati (dall’interno all’esterno):
  • Strato di primer Bituver Ecopriver, primer bituminoso a base acqua, favorisce l’adesione delle membrane bituminose a supporto, eliminando asperità e porosità eccessive.
  • Barriera al vapore Bituver Aluvapor Tender, membrana elastoplastomerica con una particolare armatura composta da una lamina di alluminio goffrata, accoppiata a tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro.
  • Strato di collante bituminoso Bituver Bitumastic, composto da mastice in emulsione acquosa chimicamente inerte, non tossico e privo di solventi.
  • Strato di materiale isolante in lana di vetro Isover Superbac Roofine G3 di spessore variabile, avente resistenza alla compressione di 50 kPa e rivestito su una faccia con un velo di vetro bitumato (nel caso di applicazione in doppio strato, quello inferiore sarà costituito a un pannello Isover Superbac N Roofine G3).
  • Primo elemento di tenuta Bituver PRO-15 4 mm P, membrana elastoplastomerica con speciale mescola BPP realizzata con tecnologia produttiva BituverTech®, incollata a fiamma. Flessibilità a freddo -15 °C. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo rinforzato con fili di rinforzo in fibra di vetro.
  • Secondo elemento di tenuta Bituver PRO-15 Mineral 4,5 kg P, membrana elastoplastomerica con speciale mescola BPP realizzata con tecnologia produttiva BituverTech®, incollata a fiamma. Flessibilità a freddo -15 °C. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo rinforzato con fili di rinforzo in fibra di vetro. La membrana Bituver PRO-15 Mineral 4 mm P presenta uno strato di finitura ardesiata.
La posa in opera dovrà essere conforme a quanto riportato nella documentazione tecnica di Saint-Gobain Italia e alle norme di settore.

Prestazioni di isolamento

A. Stratigrafia Roof System Pro su solaio in laterocemento con strato di intonaco tradizionale.
SUPPORTO Roof System Pro
[spessore isolante in mm]
Trasmittanza termica U
[W/m2K]
Solaio in laterocemento (18+4 cm) + intonaco tradizionale (15 mm) - 2,055
50 0,539
60 0,470
80 0,375
100 0,312
110* 0,288
120 0,267
130* 0,249
140* 0,233
150* 0,219
160* 0,207
170* 0,196
180* 0,186
200* 0,169
220* 0,155
240* 0,143
* In caso di applicazione in doppio strato del materiale isolante, lo strato inferiore sarà costituito da un pannello Isover Superbac N Roofine G3 e lo strato superiore da un pannello Isover Superbac Roofine G3.

Per i calcoli termici è stato considerato uno spessore di 1,6 mm di Bituver Aluvapor Tender 2 kg PA.

I valori di trasmittanza sono stati calcolati in regime stazionario in conformità alla norma UNI EN ISO 6946 “Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza Termica e Trasmittanza Termica – Metodi di Calcolo”.

I valori del supporto sono definiti in conformità alla norma UNI 10355 e UNI 10351 - prosp. A.1.
Descrizione Spessore
[m]
Conduttività l [W/mK] Fattore di resistenza al vapore m [-] Densità
[kg/m³]
Calore specifico
[J/kgK]
Massa superficiale
[kg/m²]
Resistenza termica R
[m²K/W]
Latero cemento sp.22 cm.rif.2.1.03 0,220 0,667 15 1214 837 267,0 0,330
Malta di calce o di calce e cemento 0,015 0,900 20 1800 837 27,0 0,017

B. Stratigrafia Roof System Pro su solaio in c.a. con strato di intonaco tradizionale
SUPPORTO Roof System Pro
[spessore isolante in mm]
Trasmittanza termica U
[W/m2K]
Soletta c.a. (20 cm) + intonaco tradizionale (15 mm) - 4,225
50 0,623
60 0,533
80 0,414
100 0,338
110* 0,310
120 0,286
130* 0,265
140* 0,248
150* 0,232
160* 0,218
170* 0,206
180* 0,195
200* 0,177
220* 0,161
240* 0,148
* In caso di applicazione in doppio strato del materiale isolante, lo strato inferiore sarà costituito da un pannello Isover Superbac N Roofine G3 e lo strato superiore da un pannello Isover Superbac Roofine G3.

Per i calcoli termici è stato considerato uno spessore di 1,6 mm di Bituver Aluvapor Tender 2 kg PA.

I valori di trasmittanza sono stati calcolati in regime stazionario in conformità alla norma UNI EN ISO 6946 “Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza Termica e Trasmittanza Termica – Metodi di Calcolo”.

I valori del supporto sono definiti in conformità alla norma UNI 10355 e UNI 10351 - prosp. A.1.
Descrizione Spessore
[m]
Conduttività l [W/mK] Fattore di resistenza al vapore m [-] Densità
[kg/m³]
Calore specifico
[J/kgK]
Massa superficiale
[kg/m²]
Resistenza termica R
[m²K/W]
Calcestruzzo armato (percentuale d'armatura 2%) 0,2000 2,500 80 2400 1000 480,0 0,080
Malta di calce o di calce e cemento 0,0150 0,900 20 1800 837 27,0 0,017
Per calcoli termici specifici sulle esigenze di progetto e di cantiere contattare l’ufficio tecnico Saint-Gobain Italia.

Schemi progettuali ed esecutivi

Nella presente sezione si riportano generici schemi progettuali ed esecutivi, di cui è possibile trovare ulteriori approfondimenti su www.isover.it

La progettazione e la posa in opera dovrà essere conforme alle norme di riferimento (alcune elencate di seguito):
  •  UNI 8178-2 “Analisi degli elementi e strati funzionali delle coperture continue e indicazioni progettuali per la definizione di soluzioni tecnologiche”;
  • UNI 11333-1/2 “Posa di membrane flessibili per impermeabilizzazione - Formazione e qualificazione degli addetti”;
  • UNI 11442:2015 “Criteri per il progetto e l'esecuzione dei sistemi di coperture continue - Resistenza al vento”;
  • UNI 16002:2019 “Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Determinazione della resistenza al carico del vento di membrane flessibili fissate meccanicamente per l'impermeabilizzazione del tetto”;
  • DM 17 gennaio 2018 – Norme tecniche per le costruzioni 2018

Schemi e fasi dell’applicazione
  1. Applicazione del primer su supporto stabile, pulito e coeso;
  2. Applicazione della barriera al vapore in rotoli mediante sfiammatura;
    NOTA: nel caso fossero previsti camini di areazione prevedere l’applicazione preventiva di una membrana bituminosa forata.
  3. La direzione principale degli elementi termoisolanti deve essere perpendicolare rispetto alla direzione di posa dell’elemento di tenuta. Per favorire il deflusso delle acque verso le linee di compluvio, in modo da incontrare meno giunzioni possibili tra teli, la direzione di posa delle membrane costituenti l’elemento di tenuta dovrebbe essere, preferibilmente, longitudinale alla direzione della pendenza della copertura, fatti salvi i vincoli di direzionalità dei teli dovuti al supporto strutturale sottostante. I pannelli isolanti devono essere posati con lati lunghi sfalsati di circa mezzo pannello e disposti a “quinconce” con direzione perpendicolare a quella dell’elemento di tenuta.
 
1

In caso di applicazione dei pannelli isolanti da posare in doppio strato prevedere un sfalsamento dei giunti tra i due strati. Per i pannelli di forma rettangolare lo sfalsamento è indicativamente di circa 1/4 rispetto al lato lungo di circa 1/2 rispetto al lato corto.
 
2

I pannelli termoisolanti, se di forma rettangolare, possono essere anche posati a “spina di pesce” e, di conseguenza, l’elemento di tenuta potrà essere posizionato sia trasversalmente che parallelamente alla direzione di pendenza.
  1. In caso di applicazione dei pannelli isolanti in singolo o doppio strato il sistema generale di vincolo deve garantire la resistenza di tutto il sistema di copertura all’azione del vento, per le cui modalità di calcolo e di progettazione si rimanda alla norma UNI 11442. In caso di vincolo meccanico il minimo numero di fissaggi/pannello o parti separate di pannello termoisolante Isover Superbac Roofine è il seguente:
 
3
Per pannelli o parti di pannello con superficie > 1,00 m2 e ≤ 1,80 m2: 5 fissaggi/pannello o parti separate di pannello (fissaggio in corrispondenza dei quattro angoli più al centro distanziati)
 
  1. Per la posa delle membrane bitume-polimero, sovrapporre i teli lateralmente per circa 8/10 cm, in corrispondenza delle giunzioni di testa si consiglia di adottare un sormonto di 20 cm:
4
 
  1. Il posizionamento di ogni strato prevedrà sempre uno sfalsamento longitudinale dei teli di 50 cm con l’accorgimento di tagliare l’angolo (circa 10 cm a 45°) del telo accogliente, in corrispondenza delle giunzioni di testa. Inoltre la seconda membrana dovrà essere sfalsata di 50 cm sia longitudinalmente, sia trasversalmente rispetto al primo strato a tenuta. Saldare le giunzioni laterali lungo la banda di sormonto non granigliata, sfiammando il film plastico termofusibile che la ricopre. In corrispondenza delle giunzioni di testa riscaldare la granigliatura del telo inferiore per circa 15÷20 cm, sovrapporre il telo superiore e infine saldare la sovrapposizione a fiamma. Non sfiammare l’ardesia del secondo strato.
 
5

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