Saint-Gobain Roof System T2 Protection
Soluzione per tetti piani con certificazione BROOF(t2).
VANTAGGI
Soluzione per tetti piani con certificazione BROOF(t2).
La soluzione è certificata da Bureau Veritas.
DESCRIZIONE
Copertura piana con isolante minerale e membrana in doppio strato con certificazione BROOF (t2)
Copertura piana in laterocemento occasionalmente praticabile isolata con membrana impermeabilizzante in doppio strato con certificazione BROOF (t2) costituita dagli elementi sottoelencati (dall’interno all’esterno):
- PRIMER
Bituver Ecopriver: primer bituminoso a base acqua, favorisce l’adesione delle membrane bituminose a supporto, eliminando asperità e porosità eccessive.
- BARRIERA AL VAPORE
Bituver Aluvapor Tender PA 2 kg / 3 mm: membrana elastoplastomerica caratterizzata da una speciale armatura in lamina di alluminio accoppiata a tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro.
Aggiunta opzionale sotto alla barriera al vapore Bituver Aluvapor Tender in base allo studio termoigrometrico della soluzione e in presenza di caminetti di ventilazione:
MEMBRANA BITUMINOSA FORATA
Bituver Bitumat V10: membrana per la diffusione della pressione del vapore.
- COLLANTE BITUMINOSO
Bituver Bitumastic: collante composto da mastice in emulsione acquosa chimicamente inerte, non tossico e privo di solventi.
Sull’analisi della situazione particolare e sulla base delle indicazioni contenute all’interno della norma UNI 11442:2015, valutare l’eventuale necessità di idonei fissaggi meccanici.
- STRATO ISOLANTE
Isover Superbac Roofine G3: pannello isolante in lana di vetro di spessore variabile, avente resistenza alla compressione di 50 kPa e rivestito con un velo di vetro bitumato (nel caso di applicazione in doppio strato, quello inferiore sarà costituito da un pannello Isover Superbac N Roofine G3).
- PRIMO ELEMENTO DI TENUTA
Bituver Monoplus 4 mm P: membrana elastoplastomerica con speciale mescola APAO realizzata con tecnologia produttiva BituverTech®, incollata a fiamma. Flessibilità a freddo -20 °C. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo rinforzato con fili di rinforzo in fibra di vetro.
- SECONDO ELEMENTO DI TENUTA
Bituver Monoplus Mineral TF: membrana elastoplastomerica con speciale mescola APAO con tecnologia produttiva BituverTech®, incollata a fiamma. Flessibilità a freddo -20 °C, classificazione del comportamento al fuoco BROOF (t2) su ogni tipo di sottostrato anche combustibile. L’armatura è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo rinforzato con fili di rinforzo in fibra di vetro. La membrana Bituver Monoplus Mineral TF presenta uno strato di finitura ardesiata.
Qualora l’elemento portante non presenti sufficiente pendenza per un corretto smaltimento delle acque (minimo 1%), si consiglia l’utilizzo dei massetti ad essiccazione medio-rapida weberplan MR81 o weberplan MR81 Forte. Per l’impermeabilizzazione e la sigillatura dei dettagli e dei punti più critici della copertura si consiglia l’uso di prodotti specifici quali:
Mariseal Detail: membrana liquida poliuretanica monocomponente, applicata a freddo, elastica, tixotropica e rinforzata con fibra;
Bituver Bitumastic-S Universal: Collante e sigillante a base solvente, formulato con bitume, resine elastomeriche selezionate e speciali additivi. Fornito in cartucce, impermeabilizza istantaneamente.
Prestazioni di isolamento termico
Stratigrafia Roof System T2 Protection su solaio in laterocemento con strato di intonaco tradizionale.
SUPPORTO | Roof System T2 Protection [spessore isolante in mm] |
Trasmittanza termica U [W/m2K] |
Solaio in laterocemento (18+4 cm) + intonaco tradizionale (15 mm) | - | 2,055 |
50 | 0,536 | |
60 | 0,468 | |
80 | 0,374 | |
100 | 0,311 | |
110* | 0,287 | |
120 | 0,266 | |
130* | 0,248 | |
140* | 0,233 | |
150* | 0,219 | |
160* | 0,207 | |
170* | 0,196 | |
180* | 0,186 | |
200* | 0,169 | |
220* | 0,155 | |
240* | 0,143 |
* In caso di applicazione in doppio strato del materiale isolante, lo strato inferiore sarà costituito da un pannello Isover Superbac N Roofine G3 e lo strato superiore da un pannello Isover Superbac Roofine G3.
Per i calcoli termici è stato considerato uno spessore di 1,6 mm di Bituver Aluvapor Tender 2 kg PA.
I valori di trasmittanza sono stati calcolati in regime stazionario in conformità alla norma UNI EN ISO 6946 “Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza Termica e Trasmittanza Termica – Metodi di Calcolo”.
I valori del supporto sono definiti in conformità alla norma UNI 10355 e UNI 10351 - prosp. A.1.
Descrizione | Spessore [m] |
Conduttività l [W/mK] | Fattore di resistenza al vapore m [-] | Densità [kg/m³] |
Calore specifico [J/kgK] |
Massa superficiale [kg/m²] |
Resistenza termica R [m²K/W] |
Latero cemento sp.22 cm.rif.2.1.03 | 0,220 | 0,667 | 15 | 1214 | 837 | 267,0 | 0,330 |
Malta di calce o di calce e cemento | 0,015 | 0,900 | 20 | 1800 | 837 | 27,0 | 0,017 |
Stratigrafia Roof System T2 Protection su solaio in c.a. con strato di intonaco tradizionale
SUPPORTO | Roof System T2 Protection [spessore isolante in mm] |
Trasmittanza termica U [W/m2K] |
Soletta c.a. (20 cm) + intonaco tradizionale (15 mm) | - | 4,225 |
50 | 0,619 | |
60 | 0,530 | |
80 | 0,412 | |
100 | 0,337 | |
110* | 0,309 | |
120 | 0,285 | |
130* | 0,265 | |
140* | 0,247 | |
150* | 0,232 | |
160* | 0,218 | |
170* | 0,206 | |
180* | 0,195 | |
200* | 0,176 | |
220* | 0,161 | |
240* | 0,148 |
In caso di applicazione in doppio strato del materiale isolante, lo strato inferiore sarà costituito da un pannello Isover Superbac N Roofine G3 e lo strato superiore da un pannello Isover Superbac Roofine G3.
Per i calcoli termici è stato considerato uno spessore di 1,6 mm di Bituver Aluvapor Tender 2 kg PA.
I valori di trasmittanza sono stati calcolati in regime stazionario in conformità alla norma UNI EN ISO 6946 “Componenti ed elementi per edilizia – Resistenza Termica e Trasmittanza Termica – Metodi di Calcolo”.
I valori del supporto sono definiti in conformità alla norma UNI 10355 e UNI 10351 - prosp. A.1.
Descrizione | Spessore [m] |
Conduttività l [W/mK] | Fattore di resistenza al vapore m [-] | Densità [kg/m³] |
Calore specifico [J/kgK] |
Massa superficiale [kg/m²] |
Resistenza termica R [m²K/W] |
Calcestruzzo armato (percentuale d'armatura 2%) | 0,2000 | 2,500 | 80 | 2400 | 1000 | 480,0 | 0,080 |
Malta di calce o di calce e cemento | 0,0150 | 0,900 | 20 | 1800 | 837 | 27,0 | 0,017 |
Schemi progettuali ed esecutivi
Nella presente sezione si riportano generici schemi progettuali ed esecutivi, di cui è possibile trovare ulteriori approfondimenti su www.isover.it
La progettazione e la posa in opera dovrà essere conforme alle norme di riferimento (alcune elencate di seguito):
- UNI 8178-2 “Analisi degli elementi e strati funzionali delle coperture continue e indicazioni progettuali per la definizione di soluzioni tecnologiche”;
- UNI 11333-1/2 “Posa di membrane flessibili per impermeabilizzazione - Formazione e qualificazione degli addetti”;
- UNI 11442:2015 “Criteri per il progetto e l'esecuzione dei sistemi di coperture continue - Resistenza al vento”;
- UNI 16002:2019 “Membrane flessibili per impermeabilizzazione - Determinazione della resistenza al carico del vento di membrane flessibili fissate meccanicamente per l'impermeabilizzazione del tetto”;
- DM 17 gennaio 2018 – Norme tecniche per le costruzioni 2018
Schemi e fasi dell'applicazione
- Applicazione del primer su supporto stabile, pulito e coeso;
- Applicazione della barriera al vapore in rotoli mediante sfiammatura;
NOTA: nel caso fossero previsti camini di areazione prevedere l’applicazione preventiva di una membrana bituminosa forata. - La direzione principale degli elementi termoisolanti deve essere perpendicolare rispetto alla direzione di posa dell’elemento di tenuta. Per favorire il deflusso delle acque verso le linee di compluvio, in modo da incontrare meno giunzioni possibili tra teli, la direzione di posa delle membrane costituenti l’elemento di tenuta dovrebbe essere, preferibilmente, longitudinale alla direzione della pendenza della copertura, fatti salvi i vincoli di direzionalità dei teli dovuti al supporto strutturale sottostante. I pannelli isolanti devono essere posati con lati lunghi sfalsati di circa mezzo pannello e disposti a “quinconce” con direzione perpendicolare a quella dell’elemento di tenuta.

In caso di applicazione dei pannelli isolanti da posare in doppio strato prevedere un sfalsamento dei giunti tra i due strati. Per i pannelli di forma rettangolare lo sfalsamento è indicativamente di circa 1/4 rispetto al lato lungo di circa 1/2 rispetto al lato corto.

I pannelli termoisolanti, se di forma rettangolare, possono essere anche posati a “spina di pesce” e, di conseguenza, l’elemento di tenuta potrà essere posizionato sia trasversalmente che parallelamente alla direzione di pendenza.
- In caso di applicazione dei pannelli isolanti in singolo o doppio strato il sistema generale di vincolo deve garantire la resistenza di tutto il sistema di copertura all’azione del vento, per le cui modalità di calcolo e di progettazione si rimanda alla norma UNI 11442. In caso di vincolo meccanico il minimo numero di fissaggi/pannello o parti separate di pannello termoisolante Isover Superbac Roofine è il seguente:

Per pannelli o parti di pannello con superficie > 1,00 m2 e ≤ 1,80 m2: 5 fissaggi/pannello o parti separate di pannello (fissaggio in corrispondenza dei quattro angoli più al centro distanziati)
- Per la posa delle membrane bitume-polimero, sovrapporre i teli lateralmente per circa 8/10 cm, in corrispondenza delle giunzioni di testa si consiglia di adottare un sormonto di 20 cm:

- Il posizionamento di ogni strato prevedrà sempre uno sfalsamento longitudinale dei teli di 50 cm con l’accorgimento di tagliare l’angolo (circa 10 cm a 45°) del telo accogliente, in corrispondenza delle giunzioni di testa. Inoltre la seconda membrana dovrà essere sfalsata di 50 cm sia longitudinalmente, sia trasversalmente rispetto al primo strato a tenuta. Saldare le giunzioni laterali lungo la banda di sormonto non granigliata, sfiammando il film plastico termofusibile che la ricopre. In corrispondenza delle giunzioni di testa riscaldare la granigliatura del telo inferiore per circa 15÷20 cm, sovrapporre il telo superiore e infine saldare la sovrapposizione a fiamma. Non sfiammare l’ardesia del secondo strato.

Documentazione
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